Sciare in primavera ed estate: un’opportunità ancora poco sfruttata
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Le nevicate abbondanti di fine stagione offrono condizioni ideali per sciare in primavera ed estate, ma molti comprensori sciistici italiani scelgono comunque di chiudere gli impianti. Anche a fine anni ’90 si sciava fino al 25 Aprile con la neve rimasta in quota e dopo si riponevano gli sci a riposo in attesa della nuova stagione invernale; negli ultimi anni la tendenza alle nevicate tardive è in forte aumento ed il meteo concentra molte precipitazioni nevose durante la primavera, quindi forse si potrebbe sciare ancora a maggio e forse oltre ?
Perché molti comprensori chiudono nonostante la neve?
In alta quota, le perturbazioni primaverili negli ultimi anni sono molto frequenti e regalano grandi accumuli di neve. Località come Cervinia mostrano scenari da pieno inverno ben oltre aprile. Eppure, a parte poche eccezioni, la maggior parte delle stazioni italiane non considera di sciare a maggio o inizio giugno.
Nel 2024, Cervinia ha tenuto aperti i suoi impianti fino al 9 giugno, grazie anche alla nuova funivia Matterhorn Alpine Crossing. Il fatturato generato ha raggiunto quasi i 500.000 €, a conferma che sciare in primavera ed estate può essere un’opzione sostenibile e redditizia. Quest’anno la stagione sciistica di Cervinia arriverà fino a settembre.
Le difficoltà nel prolungare la stagione sciistica
La gestione di una stazione sciistica richiede manutenzioni, gestione del personale e chiusura programmata; questi sono elementi non derogabili che si combinano con la necessità di conservare la neve tramite lo snowfarming. Quindi si potrebbe prolungare la stagione sciistica fino a giugno ?
In Italia, lo snowfarming, cioè la tecnica di conservazione della neve durante l’estate, per riutilizzarla nella stagione successiva è adottato in diverse località alpine, sia per lo sci di fondo che per lo sci alpino. Questa pratica consente di anticipare l’apertura delle piste e garantire condizioni ottimali anche in presenza di inverni con scarse precipitazioni nevose.
Principali località italiane che praticano lo snowfarming
Livigno (Lombardia)
Livigno è uno dei pionieri dello snowfarming in Italia. Il progetto “Snowfarm 3000” prevede l’accumulo di grandi quantità di neve a 2800 metri di altitudine, successivamente protette con teli geotermici e materiali isolanti. Questa neve viene poi utilizzata per preparare le piste da sci di fondo già a fine ottobre, permettendo l’anticipo della stagione sciistica e l’organizzazione di eventi come la Sgambeda.
Riale (Piemonte)
Nella Valle Formazza, Riale ha implementato lo snowfarming conservando circa 6.000 metri cubi di neve sotto teli geotermici. Questa tecnica ha permesso di aprire le piste da fondo già a fine ottobre, offrendo agli atleti la possibilità di allenarsi su neve naturale in anticipo rispetto alla stagione invernale.
yas – Colle Sarezza (Valle d’Aosta)
A 2700 metri di altitudine, sopra Champoluc, nel comprensorio del Monterosa Ski, sono stati posizionati 7.500 metri quadrati di teli per conservare la neve durante l’estate. Questa iniziativa ha l’obiettivo di mantenere la pista del Colle Sarezza in condizioni ottimali, garantendo la sicurezza geologica e prolungando la stagione sciistica.
Bessans (Francia)
Sebbene situata in Francia, la località di Bessans, vicino al confine italiano, è un esempio rilevante di snowfarming. Qui, sono stati stoccati 19.300 metri cubi di neve per coprire 3,3 chilometri di piste da fondo, permettendo l’apertura anticipata della stagione sciistica.
Lo snowfarming si sta affermando come una soluzione efficace per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla variabilità delle precipitazioni nevose. Le località che adottano questa tecnica dimostrano una visione lungimirante, puntando su innovazione e sostenibilità per garantire la continuità e la qualità delle attività sciistiche.
Foto Scimarche.it
Meteo variabile e sicurezza
Il clima primaverile è imprevedibile, caratterizzato spesso da forti nevicate, pioggia e temporali che riducono l’affluenza e aumentano i costi di gestione. Inoltre, le operazioni di bonifica dai rischi valanghe diventano più frequenti, dovute all’aumento della temperatura media ed alle massime durante il giorno.
La Primavera è per il Trail Running e La Mountain Bike ed il Trekking oppure c’è spazio anche per lo sci ?
Molti sciatori immaginano lo sci più legato al panorama invernale e la primavera con le temperature più miti predisposta per Sport Outdoor diversi; ma la neve primaverile che si svolge prevalentemente al mattino e solo sulle piste in quota, potrebbe legare i due mondi sportivi offrendo una possibilità turistica maggiore.
Sciare in primavera : vantaggi e potenzialità
Sciare in primavera può diventare un volano per il turismo anche in questo periodo dell’anno meno ricco di prenotazioni alberghiere e di attività proposte. Se le strutture ricettive fossero operative anche tra aprile e giugno, e se l’offerta turistica includesse esperienze, gastronomiche e paesaggistiche, la montagna potrebbe attrarre nuovi flussi turistici, meno legati alla sola neve, magari proponendo attività come il Trail Running, la Mountain Bike ed il Trekking, come Sport alternativi allo sci.
Immaginiamo pacchetti turistici con Degustazioni e proposte di Photo Fllowers oppure con guide di accompagnamento al Trekking o di training per il Trail Running; potrebbero essere proposte interessanti per la stagione primaverile in Montagna come collegamento tra la stagione turistica invernale e quella estiva.
Località sciistiche aperte a Maggio 2025 nelle Alpi
Cervinia (Valle d’Aosta)
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Chiusura stagione invernale: 4 maggio 2025
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Apertura stagione estiva: dal 5 maggio 2025
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Grazie alla sua elevata altitudine e al collegamento con Zermatt (Svizzera), Cervinia offre la possibilità di sciare anche durante la stagione estiva.
Passo del Tonale e Ghiacciaio Presena (Lombardia/Trentino)
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Chiusura stagione: 4 maggio 2025
- Il ghiacciaio Presena consente di sciare fino a fine stagione grazie alla sua altitudine e alle condizioni favorevoli della neve.
Livigno (Lombardia)
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Chiusura stagione: 1° maggio 2025
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Alcuni impianti inizieranno la chiusura a partire dal 27 aprile, ma l’area principale rimarrà operativa fino al 1° maggio.
Macugnaga (Piemonte)
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Chiusura stagione: 4 maggio 2025
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Operativo nei fine settimana (venerdì, sabato e domenica) fino alla chiusura.
Località sciistiche aperte a Maggio 2025 nell’Appennino Centrale
Nelle principali stazioni sciistiche dell’Appennino Centrale come Roccaraso (Alto Sangro) e Campo Imperatore (Gran Sasso) anche se la neve è ancora presente gli impianti sciistici chiudono nel mese di aprile.
