Provato durante i TEST PMC di febbraio 2018, organizzati da Ornello Sport di Asola (MN) dagli utenti premium del negozio.
Ecco i commenti degli utenti :
Dynastar Speed Master 18 (175)
Indice
(Tester : thefabius)
Solito sci, piastra aggiornata (ma attacco, quest’anno verdino, sempre rompiscatole!). Per motivi legati alla suola dello scarpone ho preso il gemello Dynastar anziché il Rossignol, ma lo sci è assolutamente identico. E rimane uno dei prodotti top sul mercato, che ha una stabilità elevatissima e si anche adatta a diversi raggi. Ingresso in curva non troppo complesso (onestamente non so se sia rimasto il rocker o no), richiede dalla sua che lo sciatore abbia la capacità di deformarlo: a quel punto non ci sono (quasi) limiti e permette di fare davvero tutto. Sempre bellissimo !Elite
Rossignol Hero 18 (177)
(Tester : thefabius)
Rinnovato GS negozio della casa transalpina, risulta proprio un bel prodotto: facile da portare, aiuta in ingresso curva e sostiene per tutto l’arco, senza tentennamenti. Manovrabile, valido anche in corto raggio, non sembra stancare. Ottimo smorzamento di vibrazioni, il suo limite emerge solo con forti carichi su neve dura (situazione in cui si vorrebbe tornare allo M18 di prima). Se l’eredità del precedente Hero (un best seller) è pesantina, penso sia attrezzato per essere il degno successore: consigliato a tutti gli sciatori buoni e ottimi.
Dynastar M18
(Tester : Petrus)
Premetto che l’M18 e’ una delle ragioni principali per cui ho preso parte a PMC. Gli sci Rossignol mi sono sempre stati molto congeniali e volevo provare la linea Master in previsione di un potenziale acquisto. Ho preso il Dynastar perche’ il Rossignol era fuori, gli sci della linea Master sono identici, cambia solo la serigrafia (gli altri sci hanno delle differenze).
Ho provato lo sci sulla pista Drei Zinnen quando lo strato superficiale si era gia’ spaccato e si erano creati parecchi cumuli di neve farinosa alternati da lastre piuttosto dure. Le condizioni della neve non erano certo ideali per questo tipo di sci, ho apprezzato molto la presa sul duro specialmente della spatola.
Mi e’ sembrato invece molto instabile fra le gobbe, arrivando dalla lastra con lo sci bello di spigolo si entra nel mucchio e la spatola prende subito con una tendenza a chiudere di piu’, poi scavalcato il mucchio si torna sulla traiettoria originale. Ne risulta un movimento a dondolo dello sci esterno non molto piacevole. L’ho parcheggiato un po’ perplesso. Il giorno dopo, con la pista giusta, tutta un’altra musica.Rossignol M21 (Tester : Petrus)
Anche qui pista ormai rovinata quindi condizioni non ideali per questo tipo di sci. Comunque la combinazione di struttura e lunghezza lo rendono molto stabile anche nei mucchi, contrariamente all’M18 questo entra nelle gobbe e le sega a meta’ senza troppi problemi.
Non ho potuto spingerlo piu’ di tanto ma mi e’ piaciuto, resta facile ed intuitivo, ma molto stabile.
Rossignol Hero LT TI 177
(Tester : rnt1)
Come al solito Rossignol non aveva quasi niente che si potesse provare con la mia misura di scarponi, tanto meno in Master. Speravo in qualcosa di buono dal rinnovo dell’LT, ma francamente mi hanno detto molto poco. Per carità non è certo un brutto sci, ma confermo passate sensazioni di “niente di speciale”.
Rossignol Master 18 175
(Tester : Renntiger)
Tutti gli anni lo prendo e ci faccio un paio di giri, e tutti gli anni mi stupisco di quanto sia centrato questo sci. Non so se si può mettere a confronto con gli altri modelli di raggio intermedio “master”, come l’X9 racing e via dicendo, perché il 18, pur essendo più “slalomeggiante” dei suoi fratelli più lunghi, ha pur sempre un raggio superiore di tre metri rispetto ai suoi potenziali concorrenti, ma soprattutto mantiene una struttura più da FIS. E’ lo sci da archi per eccellenza, gira parecchio, ma richiede un discreto sforzo per farlo girare, devi caricare bene la spatola e schiacciare come si deve, e allora lui ti ripaga, come ha sempre fatto, con una risposta a dir poco entusiasmante. Non saprei dire se la nuova piastra ne ha modificato in modo significativo le prestazioni, per poterlo fare bisognerebbe scendere dal vecchio modello e salire sul nuovo, ma di sicuro posso dire che è rimasto un grandissimo sci, anche se comunque più impegnativo di un normale sci da pista “negozio”.
Rossignol Master 21 180
(Tester : Renntiger)
E’ un altro dei mei sci favoriti. Invece questa volta proprio non mi sono trovato a mio agio. Fin dalle prime curve non sono riuscito a farlo girare, le ho tentate tutte, ho provato a caricare la spatola, niente, ho provato ad alleggerire la pressione, niente, ho provato a pilotarlo con i piedi, un po’ meglio, ma di poco, proprio non riuscivo a farlo entrare in curva. Ho fatto una seconda pista, pensando che magari dovevo riprendere un po’ il feeling con un gigante vero dopo aver sciato per la maggior parte del test con sci di raggio inferiore (ero appena sceso dall’X9), ma non c’è stato verso… non sono proprio riuscito a farlo andare dove volevo, tant’è che sono sceso piano piano, non nascondo con una buona dose di paura, e l’ho restituito volentieri agli addetti Rossignol, facendomi consegnare il nuovo LT TI. Una preparazione troppo aggressiva per le condizioni della pista? Mah… anche Cesare, che mi aveva preceduto nella prova e che me lo aveva ceduto, non si è trovato a suo agio e come me ha avvertito una estrema difficoltà nel farlo girare… Di sicuro per questa volta non posso esprimere un giudizio, per cui mi riprometto di riprovarlo in altre circostanze.
Rossignol Hero LT TI 177
(Tester : Renntiger)
Avete letto bene, non è un errore, la misura è proprio 177 e non più 176 come nella versione precedente. Già perché del vecchio LT TI questo nuovo modello mantiene ben poco, il rosso della serigrafia, la grafica che richiama il vecchio modello e poco altro. Come in passato anche il nuovo sci viene proposto in due versioni, con piastra normale e con piastra racing. Io mi sono fatto dare volutamente il modello standard, che ritengo dovrebbe essere quello maggiormente venduto. Scendendo dal master, che pesa una tonnellata, lo senti piacevolmente leggero, ma non eccessivamente da insospettirti sulla tenuta; inizi a sciarlo e ti rendi conto di quanto sia facile da far entrare in curva, fai una serpentina e lui la fa con dolcezza, aumenti la velocità e risponde bene, cominci a spingere e non fa una piega, sempre prevedibile, mai impegnativo, anche se dà l’impressione di avere ancora tanto a disposizione.
Quando si va a sostituire un vero e proprio best seller com’è stato per anni l’Hero LT TI, si rischia sempre parecchio, ma in questa occasione mi sembra di poter dire che l’obiettivo sia stato pienamente raggiunto. Questo nuovo LT è un gran bel race carve gigante, che sono convinto come il predecessore avrà un enorme successo, perché è sincero nelle risposte, mai difficile, adatto sia a chi deve ancora migliorare il proprio bagaglio tecnico, sia a chi, pur essendo dotato di un’ottima tecnica, ma magari non di una preparazione atletica adeguata, vuole un attrezzo non eccessivamente impegnativo, ma comunque appagante e divertente. E per chi vuole qualcosa di più? Beh, come in passato può sempre sceglierlo in versione con piastra racing.
Unico appunto che posso fare: io proprio non riesco a trovarmi a mio agio con gli attacchi Rossignol, che faccio sempre fatica a chiudere e soprattutto ad aprire, pur tarandoli a 8 din che non è certo una misura estrema. Sarà magari l’abitudine, ma li trovo decisamente macchinosi e mi chiedo sempre se dovessi trovarmi per terra su un muro di una nera, come riuscirei a cavarmela.
Potete acquistarlo online da ORNELLO SPORT
SCHEDA TECNICA DELLO SCI PROVATO direttamente dal Team :
Rossignol Hero LT TI
SENSAZIONE | FACILE | X | DIFFICILE | ||||
TENUTA DI CURVA | OTTIMA | X | SCARSA | ||||
REATTIVITA’ | ALTA | X | BASSA | ||||
STABILITA’ | ALTA | X | BASSA | ||||
POLIVALENZA | GENERICO | X | SPECIFICO | ||||
TARGET SCIATORI | TUTTI | X | ESPERTI | ||||
IMPEGNO FISICO | LEGGERO | X | PESANTE | ||||
DESIGN | BELLO | X | BRUTTO |
